I numeri parlano chiaro: rispetto alla stagione 2023-24 i numeri relativi alle vaccinazioni antiinfluenzali sono in picchiata, e il calo più consistente riguarda proprio la fascia degli over 65, per cui il Ministero della Salute raccomanda esplicitamente il ricorso al vaccino. La copertura raggiunge infatti soltanto il 53,3% degli anziani, contro un 85% raccomandato come obiettivo dall’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il calo si registra in maniera uniforme anche nella popolazione generale (che passa dal 20,2% al 18,9%), mentre negli anziani over 65 registra un -3,4%, con poco più di un anziano su due che si è sottoposto all’antiinfluenzale. Si tratta di una diminuzione ulteriore a fronte di percentuali già ampiamente inferiori alle attese nella stagione scorsa, il che rischia e che rischia di esporre milioni di persone a complicazioni gravi e infezioni respiratorie acute. Ogni anno, l’influenza causa tra i 5.000 e i 10.000 morti solo in Italia; numeri che potrebbero aggravarsi nei prossimi mesi. Il problema, infatti, è doppio: oltre alla bassa percentuale di vaccinazioni da una parte c’è la bassa adesione alla vaccinazione, e dall’altra l’impatto della coesistenza di diversi virus. Già durante l’inverno 2023, i contagi influenzali, sommati a quelli da Covid-19 e RSV (Virtus Respiratorio Sinciziale, pericoloso soprattutto per i bambini sotto ai due anni, ma anche per anziani e fragili), hanno provocato morti e casi gravi. E la situazione, a fronte del bilancio vaccinale, rischia di ripetersi.
Influenza 2024-2025: problemi in arrivo
Nell’emisfero Sud l’influenza ha già fatto il suo corso, e l’epidemia di quest’anno ha provocato sindromi respiratorie in percentuale elevata, ora attese anche nell’emisfero Nord. In particolare, i primi casi sono stati registrati già a febbraio 2024, con largo anticipo rispetto al solito, e hanno raggiunto i numeri più alti degli ultimi 10 anni. Medici e pneumologi, quindi, insistono sull’importanza della vaccinazione, solo mezzo di prevenzione disponibile per contenere sia le conseguenze più gravi dell’influenza sia il numero dei contagi. In Oceania, ad esempio, influenza, Covid-19 e RSV – hanno continuato a circolare contemporaneamente, causando casi gravi e aumento delle complicazioni, in particolare tra le persone anziane o con patologie pregresse, e il timore è che la situazione possa ripetersi alle nostre latitudini.
Difendersi e prevenire, una necessità
In Italia la somministrazione dei vaccini antinfluenzali è iniziata, e volendo è possibile sottoporsi alla tripla vaccinazione contro influenza, COVID-19 e RSV sia contemporaneamente, sia diluendo le somministrazioni a fronte di preferenze o di esigenze sanitarie particolari.
La vaccinazione è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente, tra gli altri, a tutti coloro che hanno compiuto 60 anni, alle donne in gravidanza e nel post-partum, ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, a chi è affetto da malattie croniche che espongono a un maggior rischio di complicanze in caso di influenza, alle persone ricoverate presso strutture di lungodegenza, ai familiari di soggetti ad alto rischio di complicanze, agli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come medici e personale sanitario e socio-assistenziale, forze di polizia e vigili del fuoco.
Certo è che la vaccinazione non azzera il rischio di ammalarsi, ma promette che l’organismo,
già immunizzato dal vaccino, non si trovi esposto alle forme più gravi della malattia, e che si verifichi un importante calo del rischio di ospedalizzazione o morte. In particolare, allarmano i dati europei per l’RSV, che provoca 3 milioni di casi di sindromi respiratorie negli over 60, più di 465mila ospedalizzazioni e circa 33mila decessi.
Otto vaccini per ogni ceppo virale
Quest’anno i vaccini autorizzati dall’AIFA e dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) per
l’immunizzazione contro l’influenza stagionale sono otto. Come sempre, i ceppi virali sono stati aggiornati secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), a loro volta basate sulle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali in circolazione nell’ultima stagione. Va detto, però, che non tutti i vaccini autorizzati sono necessariamente disponibili sul mercato, dato che le Regioni, tramite gare per la fornitura di vaccini, decidono di volta in volta – tra i prodotti disponibili in commercio – quali saranno utilizzati durante le campagne vaccinali.
Il Ministero della Salute ha emanato una circolare dedicata alla gestione della prossima campagna 2024-2025 con raccomandazioni specifiche per fasce d’età, con due vaccini specifici “potenziati” destinati agli over 65.
https://www.respiro.news/prevenzione/1389-influenza-stagione-difficile-ma-i-vaccini-sono-pronti.html