ERS 2023 – il Prof. Sandro AMADUCCI ci segnala:
Dr. Maria Neira – Director of Department of Environment, Climate Change and Health at the World Health Organization (WHO):
Un grido appassionato! Perché occuparsi solo di cibo e di acqua pulita? L’emergenza si colloca anche nell’aria che respiriamo che è inquinata: come medici pneumologi dobbiamo coinvolgere i pazienti e le istituzioni in specie i nostri sindaci ad unirsi in questa battaglia di sopravvivenza al motto dedicato ai più piccoli “better air better lungs”.
Zorana Andersen (Copenaghen):
la pollution dà effetti” long term” come deficit di funzionalità respiratoria, nuove malattie polmonari in soggetti sani con aumento della mortalità (asma, BPCO, tumori polmonari, polmoniti) ed effetti “short term” che possono esacerbare malattie preesistenti con wheezing, dispnea, richiesta di medicine, ospedalizzazione e morti.
Uno studio danese ha mostrato la correlazione tra inquinamento atmosferico e rischio di infezione di SARS-Cov-2 e ospedalizzazione e decessi.
Inoltre, la air pollution è carcinogena (polmoni, seno, fegato, stomaco, colon e sangue) causa difficoltà di apprendimento nei giovani, accelerato deficit cognitivo negli anziani, demenza, ansietà, depressione ed aumento dei suicidi.
Quali sono le tipologie più suscettibili? I bambini, le donne in gravidanza, gli anziani, gli affetti da patologie croniche e i poveri.
